Pressemitteilung /Comunicato Stampa:

Tutti i Comuni dell’Alto Adige dovrebbero sostenere i/le ca. 25.000-30.000 lavoratori e lavoratrici dipendenti con pesanti riduzioni di reddito subite dalla crisi sanitaria ancora latente e quelli disoccupati involontariamente per le richieste di sostegno provinciale integrativi possibili solo in via informatica!    

La Provincia Autonoma di Bolzano ha realizzato, grazie anche alle nostre pressioni e richieste sindacali a fine marzo 2021 un pacchetto sostanziale di aiuti di 500 milioni di Euro, soprattutto ai settori economici colpiti dalla pandemia  e dei quali finora solo 55 milioni di Euro (cioè l’11%)  saranno dedicati agli aiuti temporanei dei lavoratori e lavoratrici dipendenti, che hanno subito sostanziali riduzioni di reddito per sospensioni e periodi di cassa integrazione guadagni e/o disoccupati involontariamente soprattutto dal settore turistico alberghiero dall’autunno scorso e alle famiglie. Siamo riusciti in varie “trattative-videoconferenze” con l’Assessorato Sociale Prov.le  a migliorare sostanzial-mente queste prestazioni provinciali integrative per il mondo del lavoro dipendente in difficoltà.

Purtroppo però è finora rimasta inascoltata la nostra proposta sindacale di coinvolgere attraverso gli “sportelli dei cittadini” anche i 116 Comuni della nostra Provincia, che potrebbero aiutare a presentare queste richieste aiuto integrativo temporaneo, in quanto queste dovranno essere fatte esclusivamente in via informatica e con l’uso obbligatorio dello S.P.I.D., cioè dell’identità informatica.  

Queste richieste di aiuti immediati provinciali, che partiranno da maggio-giugno 2021, saranno presentate solo via SPID e riguarderanno una vasta platea di 25.000-30.000 lavoratori e lavoratrici dipendenti impoveriti/e redditualmente e disoccupati/e.  Tutti gli/le interessati/e sono invitati a procurarsi sollecitamente la propria identità elettronica presso le Poste od altri gestori informatici.

Essendo i nostri Patronati sindacali e sociali ormai da 14 mesi al limite delle proprie capacità di accoglienza per il sostegno delle persone impoverite ed in difficoltà economiche, vedasi le quasi perenni code davanti ai nostri uffici,  con le varie misure statali di aiuti Covid 19. Come p.e. ora le ultime indennità di 2.400 €uro dei lavoratori/lavoratrici disoccupati del turismo ed altri a certe condizioni da richiedere all’Ente previdenziale e pensionistico Inps-Nisf, come già dall’anno scorso per le molteplici indennità ed aiuti sociali, ma anche le domande per il reddito di emergenza (REM) ed i nuovi assegni familiari universali definiti poco fa dal Parlamento italiano, che partiranno con il 1 luglio 2021 e tutte le altre prestazioni previdenziali ed assistenziali dello Stato Sociale previste.

Sarebbe doveroso considerare che soprattutto lavoratori e lavoratrici dipendenti di media ed avanzata età non sono in grado di gestire in proprio queste richieste d’aiuto sociale, anche perché spesso non hanno le attrezzature informatiche adeguate. E perciò non le vogliamo aiutare?   

 

Per il  Sindacato  Uil-Sgk

(Christian Troger)

Bolzano,  il 22 aprile 2021


Alle Gemeinden Südtirols sollten zur Unterstützung der ca. 25.000-30.000 ArbeitnehmerInnen Südtirols mit starken Einkommens-einbußen und unfreiwillig Arbeitslosen bei den nur auf informa-tischem Wege möglichen Anträgen um schnelle Landeshilfsmittel beistehen!

Das Land Südtirol hat nun auch auf unsere gewerkschaftliche Forderung hin Ende März 2021 ein neu aufgelegtes, stark wirtschaftslastiges Landeshilfspaket von ca. 500 Millionen Euro aufgelegt, von dem vorerst ca. 55 Milionen Euro (oder 11%) für die von starken Einkommenseinbußen wegen Kurzarbeit oder zeitweiliger Arbeitseinstellungen mit Lohnausgleich betroffenen ArbeitnehmerInnen oder den vielen Arbeitslosen aus dem Gastgewerbe und ihren Familien in Südtirol vorgesehen werden. Wir konnten dabei in “Videokonferenz-Verhandlungen” mit dem Landes-Sozialassessorat die sozialen Unterstützungen der genannten ArbeitnehmerInnen deutlich verbessern, differenzieren und erhöhen.

Leider blieb jedoch unser gewerkschaftlicher Vorschlag einer Einbindung aller 116 Gemeinden Südtirols mit ihren BürgerInnenschaltern zur zeitgemäßen Unterstützung bei den nur via Computer möglichen vielen zu erwartenden Gesuchstellungen bisher auf der Strecke, was nicht vernünftig und einsichtig ist.und in sozialem Allgemeininteresse unbedingt noch ergänzt warden sollte. 

Da diese Anträge um soziale Landeshilfen, welche ab Mai-Juni 2021 möglich sein werden, ausschliesslich über die elektronische Identität (S.P.I.D.) gestellt werden, laden  wir die  ca. 25.000 bis 30.000 in Südtirol betroffenen ArbeitnehmerInnen mit geringem Einkommen, welche diese elektronische Identität noch nicht haben, diese über die Post oder andere Internetanbieter unbedingt sich zu besorgen.

Denn unsere Arbeiterfürsorgestellen und Patronate der Gewerkschaften und Sozialverbände arbeiten schon seit vierzehn Monaten am Limit ihrer Belastbarkeit zur Unterstützung der sozial Schwachen für staatliche und landesweite soziale Hilfsmassnahmen. Dazu zählen die Unterstützung für eine Vielzahl von betroffenen ArbeitnehmerInnen und Familien an staatlichen Hilfeleistungen über den Sozial- und Rentversicherungsträger Inps-Nisf, wie die sozialen staatlichen End-Vergütungen für arbeitslose saisonale  Beschäftigte (2.400 €uro) vorallem des Gastgewerbes unter bestimmten Bedingungen, das staatliche “Noteinkommen-Reddito di Emergenza REM” aber auch die neuen staatlichen Anträge für das ab Juli 2021 gültig werdende, und nun gesetzlich zusammengefasste universelle Familiengeld und alle restlichen Leistungen der sozialen Für- und Vorsorge.

Denn vor allem bei älteren arbeitenden Menschen gibt es immer noch nicht ausreichende Internetgewandtheit und oftmals auch keine ausreichende Ausrüstung dafür. 

Für die Gewerkschaft   Uil-Sgk

(Christian Troger)

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